General Planning

General Planning è una storica Società di Consulenza e Progettazione italiana, attiva nel nostro paese e a livello internazionale dal 1970, nel campo della progettazione e del project management per la realizzazione di nuovi edifici o di importanti interventi di ristrutturazione.
In particolare, General Planning ha una consolidata esperienza nella progettazione e realizzazione di uffici ed headquarters per importanti Aziende ed Investitori Immobiliari, è specializzata nella progettazione di ospedali ed è leader in Italia nella progettazione di laboratori di ricerca avanzati, soprattutto nel campo dell’oncologia molecolare e delle biotecnologie (a Milano ha progettato i nuovi laboratori di ricerca IFOM ed IEO).

 

I progetti sviluppati con Brioschi e il metodo di lavoro
Conosciamo il Gruppo Brioschi da molto tempo, ma la prima occasione per collaborare è arrivata circa sei anni fa, con lo sviluppo dei progetti per gli edifici U13, U14, U15 nel comparto di Assago. Di questi tre progetti è stato realizzato poi solo l’edificio U15, che abbiamo sviluppato in collaborazione con l’architetto Cino Zucchi. Nel 2012 abbiamo lavorato su tre diversi cantieri del Gruppo Brioschi: in via Darwin a Milano alla ristrutturazione di un edificio storico, mentre all’interno del comparto di Assago abbiamo completato la costruzione dell’edificio residenziale di edilizia convenzionata R3 (sulla base del progetto architettonico sviluppato dallo studio di architettura Abda Associati) e abbiamo poi impostato e sviluppato le attività per la realizzazione dell’edificio U27 (su progetto architettonico di Park Associati nel quale sono confluiti, in un unico edificio, i precedenti progetti dell’ U13 e U14). Al momento, quello dell’U27 è il cantiere più importante tra quelli attivi nel comparto di Milanofiori Assago.
Il Gruppo Brioschi è uno dei principali clienti, con i quali lavoriamo, a possedere una struttura con competenze tecniche di standard elevato e questo rappresenta per noi un valore aggiunto nella collaborazione. Spesso infatti nel nostro lavoro ci troviamo a interfacciarci con interlocutori non tecnici, che non hanno quindi una preparazione specifica, e questo comporta una maggior fatica operativa. Con Brioschi, invece, ci si intende immediatamente perché parliamo lo stesso linguaggio e quindi i problemi si risolvono più in fretta. Il rovescio della medaglia è forse che il rapporto con un cliente così preparato, ci richiede un livello altissimo di interlocuzione. Il lavoro è quindi da un parte più semplice, ma comporta un impegno maggiore perché bisogna “giustificare” tutte le scelte, là dove altri clienti ci lasciano maggiore carta bianca. Inoltre, l’interlocuzione è continua, e, per come è organizzata Brioschi, richiede di interfacciarsi con più persone, ognuna con competenze specifiche. D’altra parte in questo modo si ottiene un risultato più controllato e, pur restando in carico alla società di progettazione la responsabilità del progetto, è positivo e confortante poter discutere e condividere lungo il percorso le scelte via-via operate.
Con il Gruppo Brioschi abbiamo inoltre sperimentato, per la prima volta, una formula di lavoro peculiare, in cui ad uno studio di architettura viene affidato essenzialmente lo sviluppo preliminare dell’immagine dell’edificio, mentre una società di progettazione ha il compito di occuparsi successivamente di tutto il resto, sviluppando il progetto e curandone la realizzazione in ogni sua fase. Nella sua lunga storia di società di progettazione, General Planning ha sempre avuto al proprio interno anche un settore dedicato alla progettazione architettonica, per venire incontro alle esigenze dei clienti che richiedono un intervento complessivo, in grado di assicurare lo sviluppo di tutto il ciclo di progettazione: la parte architettonica, civile, strutturale, impiantistica. Il Gruppo Brioschi è stato - credo - tra i primi in Italia a impostare questo nuovo metodo di lavoro, che è oggi sempre più diffuso e utilizzato ormai anche da altre società di sviluppo immobiliare e da fondi di investimento. Attualmente ad esempio stiamo collaborando con diversi studi di architettura ed in particolare con lo studio Park Associati non solo sul progetto dell’U27, ma anche su progetti commissionati da altri clienti, perché nel tempo le due società sono risultate assolutamente complementari e la formula adottata dal Gruppo Brioschi semplifica molto il lavoro, perché possiamo focalizzarci nello sviluppare e realizzare un progetto che è già stato condiviso con il cliente nella sua progettazione iniziale. È un sistema che funziona bene soprattutto per quei progetti che investono sull’immagine dell’edificio, e specie se l’incarico viene affidato ad un architetto di fama, una scelta che serve, tra l’altro, a richiamare sull’iniziativa l’attenzione degli investitori.

 

Il progetto U27 (headquarters di Nestlé) e la certificazione LEED
Quello dell’U27 (headquarters di Nestlé) in corso di realizzazione nel comparto di Assago è un progetto complesso, che ha richiesto molto impegno da parte nostra. Basti pensare che durante la fase di progettazione preliminare -alla quale abbiamo partecipato insieme all’Ufficio Sviluppo di Brioschi e a Park Associati- prima che il progetto venisse approvato, sono stati necessari quasi 12 mesi di incontri e trattative prima di conoscere l’identità del destinatario, che veniva rappresentato al tavolo di lavoro da un’agenzia di intermediazione… e quando a un tavolo siedono soggetti che hanno finalità, sensibilità e culture così diverse, il lavoro si arricchisce ma la fatica è grande. È stato quindi necessario parecchio tempo per convergere su un progetto condiviso.
Si tratta di uno degli edifici più complessi e tecnologicamente avanzati tra quelli da noi progettati e realizzati, tra l’altro in tempi veramente ridotti.
La complessità nasce dal fatto che si tratta di una struttura pensata per contenere un gran numero di funzioni, tra loro estremamente diversificate. Oltre agli uffici, l’edificio contiene infatti servizi quali sale conferenze, una mensa per 1500 persone, un centro formazione, uno spaccio, lo shopper center e ulteriori funzioni speciali. Si tratta quindi di una struttura che mette insieme caratteristiche industriali e quelle del tradizionale edificio a uffici, e che ha importanti e diversificati flussi di persone e merci in entrata e uscita. Inoltre, si tratta di un edificio flessibile che riesce a far convivere nello stesso involucro funzioni assai diversificate e che è stato pensato per adattarsi agli inevitabili cambiamenti di assetto distributivo che una grande organizzazione deve poter realizzare con facilità.
L’edificio è anche complesso dal punto di vista tecnologico e delle soluzioni adottate in campo energetico e ambientale. Ad esempio, la struttura utilizza per il raffreddamento acqua di falda, che dopo l’utilizzo è convogliata in una roggia. Inoltre, su richiesta specifica del cliente, l’edificio è composto interamente da superfici vetrate, per dare l’immagine ed il significato di una “trasparenza” totale rispetto all’esterno. Per mantenere gli alti parametri di efficienza energetica, estetica e confort abitativo richiesti dal progetto (anche in vista della certificazione LEED) è stato necessario ricorrere all’impiego di materiali e tecnologie di elevato livello prestazionale (come vetri a triplo strato, con gas all’interno tra uno strato e l’altro, che forniscono alla superficie qualità in grado di filtrare il calore).
Rispetto alla complessità del progetto, è risultato per molti versi più semplice il percorso di certificazione LEED CORE&SHELL dell’edificio U27, così come richiesto da Nestlé. Come società di progettazione, abbiamo seguito direttamente la certificazione dell’edificio. In materia abbiamo grande esperienza, perché abbiamo lavorato spesso con clienti multinazionali all’estero, dove questo tipo di certificazione è richiesta e diffusa. In Italia, viceversa, si è incominciato recentemente, le prime certificazioni sono arrivate nel 2012 e sono ancora poche.
Il percorso di certificazione dell’U27 è stato peraltro facilitato dal suo inserimento all’interno del comparto di Milanofiori Nord Assago. Infatti, nel punteggio del LEED risultano fondamentali i crediti ottenibili in funzione delle caratteristiche ambientali e infrastrutturali della zona in cui l’edificio è inserito; in questo caso la presenza di aree verdi, parcheggi, percorsi pedonali, della metropolitana, di un centro commerciale e di servizi diversificati ha permesso di raggiungere un punteggio elevato. E, nonostante la scelta di costruire utilizzando solo superfici vetrate, grazie alle soluzioni tecniche e ai materiali impiegati, l’edificio ottiene una classe energetica molto alta e, inoltre, l’U27 è candidato al raggiungimento della classe LEED Gold con ampio margine.

Giovanni Bonini

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