Principi progettuali per quartieri sostenibili

Affinché un intervento di sviluppo o di riqualificazione di un’area urbana risulti sostenibile ed ecocompatibile, è importante che il nuovo quartiere:

 

Sia pensato come un luogo del vivere quotidiano, denso e funzionalmente misto, in grado di sviluppare una propria identità contemporanea.

Per questo, è bene prevedere un centro o un sistema di centralità connesse tra loro; e la coesistenza di spazi dedicati all’abitazione, alle attività e ai servizi deve favorire un impiego equilibrato dello spazio edificato ed evitare la creazione di aree monofunzionali, come le città dormitorio o i centri di affari, che si svuotano completamente in alcuni momenti della giornata.

Possieda una connessione diretta con il sistema di trasporto pubblico urbano ad alta capacità che renda vantaggiosa la mobilità sostenibile, anche favorendo il più possibile le connessioni pedonali tra centralità, trasporto pubblico e servizi locali.

Per integrare queste diverse funzioni esistenti, particolare attenzione va riservata alle reti di traffico lento su scala locale (percorsi a piedi e in bicicletta) e ai collegamenti con le zone circostanti. È utile poi che sia realizzata una suddivisione tra il traffico di attraversamento e quello locale: una maggiore tutela riservata ai pedoni influisce positivamente sulla sicurezza di tutti.

Preveda un rapporto confortevole tra zone edificate e non edificate: possieda un parco alla scala locale o un sistema di giardini interconnessi tra loro e sia direttamente a contatto con un sistema ambientale o collegato ad esso con un sistema di “reti verdi”.

Altri parametri qualitativi possono poi contribuire in ugual modo a rendere il quartiere più attrattivo e conviviale, come ad esempio la realizzazione degli spazi pubblici e comuni, motori di scambi e incontri, oppure i servizi di vicinato (siti a vocazione istituzionale, centri culturali, piccole attività commerciali, parchi gioco e aree di svago).

Favorisca la mescolanza intergenerazionale e la coesione sociale, ad esempio attraverso la diversificazione degli alloggi in base a dimensione, tipologia spaziale e standard permettendo così di rivolgersi a un pubblico più ampio.

Una particolare attenzione dovrebbe poi essere riservata a soluzioni in grado di favorire la convivenza fra generazioni e culture diverse. Si considerino ad esempio le strutture di accoglienza per l’età prescolastica (asili, locali di accoglienza extra-scolastica), gli spazi destinati a luogo di scambio fra gli abitanti (bar, spazi di incontro, biblioteche) o le possibili attività di svago (spazi culturali, impianti sportivi).

Sia concepito in modo da minimizzare gli impatti ambientali e ridurre il consumo di risorse non rinnovabili (suolo, energia, acqua, biodiversità).

In concreto si tratta di adottare soluzioni architettoniche bioclimatiche e tecnologie performanti, valorizzando il più possibile le energie rinnovabili e l’impiego di materiali rispettosi dell’ambiente.

E’ inoltre importante che in fase di progetto sia prevista la possibilità di attivare processi partecipativi e di confronto che permettono di valutare con più consapevolezza le esigenze degli abitanti del territorio.

Le modalità del processo partecipativo dipendono dal tipo di operazione (rinnovamento di un quartiere esistente, risanamento di un’area industriale dismessa o creazione di un nuovo quartiere). In ogni caso, questo processo deve cercare di includere i soggetti chiave del progetto (rappresentanti delle autorità, dei servizi amministrativi, dei partner privati o delle associazioni coinvolte).

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