Il Progetto

Lo studio di architettura OBR Open Building Research – fondato nel 2000 da Paolo Brescia e Tommaso Principi, già allievi di Renzo Piano – è da sempre attento alla qualità dell’abitare contemporaneo, e coinvolto in diversi programmi a valenza pubblica e sociale nel panorama internazionale: fin dal 2004 ha perfezionato i suoi parametri progettuali, ispirandosi alle indicazioni del LEED®, orientandosi verso standard di efficienza, funzionalità e risparmio molto alti.

Alla base del progetto di OBR per le residenze del lotto R1 di Milanofiori Nord Assago, vi è l’idea di creare una forte interconnessione tra architettura e paesaggio, grazie all’uso del vetro e di materiali artificiali combinati con una grande presenza di verde, che favorisce l’uso di luce naturale e la permeabilità degli spazi, valorizzando la relazione interno-esterno.

 

 

Il complesso residenziale è composto da tre settori che formano una caratteristica struttura a “C”, che si sviluppa intorno ad un parco interno. Le due facciate esterne degli edifici si caratterizzano diversamente a seconda dei fronti: più organico l’affaccio interno verso il parco, più urbano quello esterno verso la strada.

L’affaccio interno verso il parco è dotato di un sistema verticale di serre bioclimatiche (winter garden) che assume una doppia valenza: una ambientale di termoregolazione, ed una architettonica per estendere lo spazio interno dell’abitazione verso il paesaggio esterno del parco pubblico, con modalità d’uso diverse tra estate ed inverno. Il sistema di serre sostituisce la facciata e funge da schermo su cui si apre la zona giorno di ciascun appartamento. Le pareti vetrate racchiudono le serre e generano effetti di luce caleidoscopici anche grazie alla sovrapposizione tra il giardino condominiale esterno, su cui gli appartamenti si affacciano, e dei giardini privati interni.

Il progetto della facciata che guarda verso la strada è invece caratterizzato da una serie di elementi verticali scorrevoli a diversa densità, che possono assurgere di volta in volta a scuri totali o filtri parziali tra interno-esterno. Questa soluzione contribuisce a individuare distintamente le singole unità abitative, ed è stata pensata per favorire il senso di appartenenza da parte degli abitanti.

Contemporaneamente, in linea con il masterplan, il progetto cerca l’integrazione tra la funzione abitativa più privata con altri spazi comuni, destinati ai servizi e alle interazioni, cui affida il compito di favorire, un po’ come accade nel social housing, l’interazione sociale.

 

Il progetto - retro R1

 

 

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