Sicurezza e vivibilità

La sicurezza all’interno dell’area D4 è garantita da un sistema di 120 telecamere collegate ad una centrale di controllo, interna al comparto, che funziona 24 ore su 24. Ma a rendere sicuro il quartiere è innanzitutto il fatto che sia un luogo anche esteticamente piacevole, pensato per essere vissuto nell’intero arco della giornata e che sia dotato di un mix di funzioni, servizi e luoghi di incontro che nel tempo sono in grado di generare un senso di identità, appartenenza e integrazione con il territorio.

La questione della sicurezza a livello urbano è infatti sempre connessa a quella della qualità, anche estetica, dei luoghi, intesa sia come qualità dell'ambiente che degli edifici e delle infrastrutture. Gli spazi urbani che si sviluppano come aree chiuse e disgiunte, prive di identità riconoscibili e di luoghi pensati per permettere una vita sociale comunitaria e condivisa, tendono a degradarsi anche esteticamente. Per questo nel progettare un nuovo quartiere non ci si può limitare a disegnare una serie di spazi, ma occorre impegnarsi affinché questi diventino luoghi della vita pubblica, con un alto livello di qualità estetica e ambientale, in grado di favorire il benessere delle persone e lo sviluppo di socialità.

La sicurezza e vivibilità degli spazi risulta favorita anche dalla scelta di separare i percorsi pedonali dal circuito del flusso automobilistico e portarli su livelli e tracciati differenziati che non interferiscono tra loro, soluzione che riduce l’impatto acustico e aumenta la sicurezza delle persone.

L’intero comparto è stato realizzato ponendo la massima cura nel superamento delle barriere architettoniche e garantendo ovunque un accesso confortevole ai disabili.

Nel 2012, i problemi di sicurezza segnalati nell’area sono stati perlopiù legati a furti di auto (per un totale di 2 mezzi rubati e circa 30 furti con scasso segnalati nei parcheggi a raso).

Negli appartamenti delle residenze è stato denunciato un solo furto con scasso.